lunedì 29 settembre 2014

The Selection Trilogy di Kiera Cass

The selection trilogy

***NON ci sono SPOILER***   


Eccoci alla terza puntata della nostra rubrica dedicata ai libri. Questa volta ci dedicheremo ad una novità editoriale che consiste, come vedrete dal titolo, in una trilogia nuova. L'autrice è la giovanissima Kiera Cass.


Kiera Cass è nata e creciuta nella Carolina del Sud, nata da un padre portoricano e madre bianca. Al liceo era appassionata di danza e teatro e si è persino laureata in Musica e Teatro per inseguire il suo sogno. In seguito ha studiato Comunicazione e Storia. Oggi è moglie a madre.


The selection è stata una trilogia abbastanza discussa: c'è chi ne ha parlato bene e chi ne ha parlato male. E' erroneamente considerato un romanzo dispotico, ma di distopico c'è ben poco (forse il riferimento ad un mondo futuro dove gli stati hanno nomi e conformazioni diversi, ma è ben lungi dall'essere realmente distopico). La storia è interessante anche se in alcuni punti è troppo scontata (alcuni parti potevano essere decisamente tagliate perché a mio parere inutili). La storia, nel complesso, ha la capacità di attrarre il lettore per capire cosa succederà dopo, di come la protagonista, America, tenterà di cavarsi dagli impicci e come il principe Maxon reagisce ad ogni negligenza della ragazza. Lessi i primi due libri durante il mese di maggio e non vedevo l'ora uscisse l'ultimo per capire come finisse la storia. L'ultimo volume è il più sorprendente di tutti. C'è un colpo di scena proprio sul finale, proprio quando tutto sembrava deciso e scontato. Kiera decide di piazzare questo utilissimo e inaspettato colpo di scena che cambia (apparentemente) le sorti e i rapporti di forza della storia e sconvolge qualsiasi lettore (ammettetelo, anche voi siete rimaste senza parole a quella scena). La maestria della Cass sta proprio nella descrizione dell'attimo prima del colpo di scena: descrive l'ambiente e il contesto come se ci trovassimo in un rallenty, mentre leggevo avevo la sensazione di trattenere il respiro, come preludio di un qualcosa di straordinario che sarebbe successo di lì a poco. Un attimo dopo il colpo di scena (non ne parlo perché non mi piace fare spoiler). Credo che questo sia uno dei momenti più belli della trilogia, è stato accuratamente scelto e studiato per far sì che la storia di America e Maxon, si riallacciasse al contesto storico presentato degli altri due volumi (che era stato fin a quel momento solo accennato). Secondo me la trilogia merita di essere portata a termine solo per il terzo volume e, precisamente, per la fine del terzo volume. Ho letto molte recensioni di ragazze che non avevano la minima intenzione di portare a termine la trilogia ma, fidatevi del mio consiglio, non vi pentirete di leggere il terzo volume. Anch'io ero un po' titubante riguardo l'acquisto del terzo volume perché immaginavo come sarebbe andata a finire la storia (in maniera scontata). In realtà è il proprio il terzo volume che mi ha fatto rivalutare l'intera saga e mi ha permesso di dare una valutazione di 4 stelline su 5 nel complesso della storia. Ho conosciuto questa trilogia grazie ad una ragazza che ne parlò su youtube (ne parlò malissimo) ma proprio i difetti descritti da questa ragazza mi spronarono a dare una possibilità a questa trilogia e a cominciare a leggerla. All'inizio non mi ha appassionato più di tanto ma, non so per quale magia, alla fine del primo volume avevo voglia di leggere il secondo ed è per questo motivo che, nel giro di 3 settimane, lessi i due volumi (The selection e The Elite). Per il terzo volume ho dovuto aspettare settembre ma nella mia mente già immaginavo il lieto fine tanto sperato. Non è stato scontato, come ho già detto e ribadito, ma il colpo di scena mi ha letteralmente spiazzato (in positivo intendo).



Un discorso a parte merita la novella della stessa saga The prince. La considero una novella inutile, pubblicata solo per "far stare buoni" i lettori in attesa dell'uscita del secondo volume The Elite. Non fa altro che ripetere cose che sapevamo già e non dà nessuna informazione aggiuntiva o di fondamentale importanza. Un strategia di marketing che ho gradito ben poco sinceramente, un modo per attirare l'attenzione dei lettori che aspettava con ansia l'uscita del secondo volume. So che c'è un'altra novella intervallato tra la pubblicazione del 2 e del 3 volume dal titolo The Guard, ma non credo che lo leggerò anche perché è una novella di circa 50 pagine che non aggiunge informazioni ulteriori e serve solo per spendere soldi. A The Prince ho dato 1 1/2 su 5 perché non mi è piaciuto per niente.




So che a breve dovrebbe iniziare in America la serie tv o il film ispirato a questa trilogia. Sul web cominciano a comparire i primi trailer anche se non so quando sarà prevista l'uscita. Non ci resta che restare con occhi aperti per scoprire nuove news!!! :D


Vi lascio (come sempre) le copertine dei libri che compongono la trilogia e il video-trailer della film.

Alla prossima puntata!!!









giovedì 25 settembre 2014

Piccole donne e piccole donne crescono di Louisa May Alcott

***NON ci sono SPOILER***




Eccoci alla seconda puntata della nostra rubrica dedicata ai libri. Questa volta ci dedicheremo ad un classico per eccellenza, o meglio a due romanzi (l'uno il continuo dell'altro) classici. Come potete leggere dal titolo, oggi tratteremo Piccole donne e piccole donne crescono. Io l'ho letto nella versione unita della Newton Compton che comprende Piccole donne e Piccole donne crescono.


Louisa May Alcott (1832 - 1888), la scrittrice ebbe una vita molto travagliata poiché fu costretta a fuggire molte volte con la famiglia in varie parti d'Europa e d'America a causa delle idee molto progressiste del padre. La famiglia Alcott vive in condizioni economiche molto misere, per cui Louisa è costretta a svolgere vari lavori contemporaneamente: governante, istitutrice, sarta ma non trascurerà mai il suo hobby, scrivere, prendendo spunto dai suoi, più o meno, contemporanei "colleghi": Goethe e le sorelle Bronte. In età adulta, Louisa, sostiene la lotta per il diritto di voto alle donne e partecipa come infermiera alla guerra di secessione americana. Da qui inizia a scrivere i propri racconti e romanzi e a diventare sempre più famosa grazie al successo commerciale delle sue opere. Dal 1879 la sua vita cambierà radicalmente: muore la madre e la sorella May. Durante il viaggio per raggiungere il padre morente, muore probabilmente da avvelenamento di mercurio. Ha 56 anni, è nubile, ed ha scritto e pubblicato più di trecento opere.


Piccole donne e Piccole donne crescono (1868-1869), I romanzi narrano le vicende della famiglia March in varie epoche della propria vita. I due romanzi sono i primi due volumi di una quadrilogia composta da: Piccole donne, Piccole donne crescono, Piccoli uomini e I ragazzi di Jo. Il signor March è partito per la guerra, lasciando la moglie e le quattro figlie (Meg, Jo, Beth ed Amy) a casa da sole. Le ragazze crescono combattendo contro le difficoltà di ogni giorno e le difficoltà economiche. Nelle loro vicende sono accompagnate dalla madre e dal fidato amico e vicino di casa Laurie Lawrence. Non vi parlerò a lungo di Piccole donne crescono per evitare spoiler e per lasciarvi gustare la lettura di questo romanzo. Il secondo volume è il continuo del racconto della famiglia March dopo diversi mesi dal primo volume.


Esistono molte trasposizione cinematografiche di questa quadrilogia. Personalmente ricordo di aver visto una mini serie durante le vacanze di Natale che comprendeva la storia dei due volumi. Non ricordo il nome delle attrici, né di che anno fosse quella trasposizione.


Consiglio questo libro? Lo consiglio soprattutto ad un pubblico giovane ed interessato ai classici. La narrazione a volte è molto lenta (soprattutto nel secondo volume) per cui ci si annoia facilmente leggendolo (almeno questo è il mio parere). Il primo volume è molto più scorrevole tranne per le descrizione molto prolisse che occupano interi capitoli. Ottime la divisione in capitoli più o meno brevi che permettono una scansione dei tempi di lettura (io adoro i libri divisi in capitoli brevi). Forse per una ragazza della mia età la storia può sembrare molto banale e sdolcinata, per questo il mio consiglio va ad un pubblico più adolescente.


In generale merita 3 stelline e 1/2. Non leggerò i seguiti perché sono forse troppo vecchia per questo romanzo (:D) Fatemi sapere se qualcuna di voi ha letto tutta la quadrilogia e cosa ne pensa, magari con un commento qui sotto.



Vi lascio alla copertina del romanzo nell'edizione in cui l'ho letto io.


Alla prossima puntata!!!








Edizione Grandi tascabili economici Newton Compton






La cena di Herman Koch

Ecco un libro di cui ho sentito parlare tantissimo quando uscì nell’ormai lontano 2010, pubblicato da Neri Pozza.  Ognuno lo aveva acquista...